Con la legge del 3 maggio 2019, n. 37 recante “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea – Legge europea 2018” (di seguito “L. 37/2019”), la normativa in materia di sfalci e potature è stata oggetto di un importante cambiamento, ed ha affrontando il complesso tema della qualificazione di sfalci e potature e del regime sanzionatorio applicabile in caso di rifiuti vegetali ed agricoli. Con le modifiche apportate tramite il ddl “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea – Legge europea 2018”, i residui di sfalci e potature derivanti dalla manutenzione del verde urbano, possono essere riutilizzati attraverso altre filiere, escludendoli dalla gestione come rifiuti con obbligo di registrazione. Questo è possibile solo se il materiale risulta “non inquinato” da altro materiale e sia usato in agricoltura o per produrre energia, anche fuori del luogo di produzione, o con cessione a terzi se non si danneggia l’ambiente e non si mette in pericolo la salute. Con l’applicazione delle nuove modifiche, questo è valido indipendentemente dal fatto che a produrre il materiale sia un’azienda agricola, un’azienda artigiana o un privato. Vediamo di seguito come funziona la raccolta di sfalci e potature nel comune di Milano.
Raccolta sfalci e potature nel comune di Milano
E’ necessario ricordare che ogni comune ha delle normative differenti in materia di gestione della raccolta differenziata, quindi sarà sempre necessario consultare il sito comunale di riferimento.
Per quanto concerne il Comune di Milano, Amsa fornisce le seguenti indicazioni:
Sfalci e potature
-Inteso come confezioni di ramaglie, potature, tagli siepi, erba
-Da inserire nel cassonetto marrone (umido)
- Svuotamento cassonetto
-Da aprile a novembre con frequenza settimanale:
lunedì zona A, martedì zona B, mercoledì zona C.
-Da dicembre a marzo con frequenza mensile
il primo lunedì o martedì o mercoledì del mese a seconda della zona
Il Comune di Milano indica inoltre che sfalci e potature devono essere conferiti senza utilizzare sacchi di plastica, prediligendo la raccolta attraverso l’uso di fascine oppure inserendoli in contenitori di carta, cartone o legno. Tali rifiuti possono essere smaltiti presso la Piattaforma Ecologica di via per Monticello o attraverso il ritiro gratuito a domicilio a cura di Amsa (tel. 800-332299).
Come riciclare sfalci e potature a casa
Soprattutto con l’arrivo della stagione vegetativa, piante e prato crescono rapidamente, e la soluzione migliore per smaltire correttamente i rifiuti che derivano dalle potature e dal taglio dell’erba risulta essere senz’altro il compostaggio domestico; metodo di riciclo che consiste nell’utilizzare i rifiuti organici come concime.
Creando il compost potrai concimare a costo zero evitando prodotti chimici risparmiando denaro e riducendo i rifiuti. Insomma tanti benefici e nessuno svantaggio, perché se il compostaggio è fatto correttamente non si hanno neppure problemi di odori. Inoltre, il compost creato attraverso il riciclo domestico è ricco di sostanze che rendono il terreno più soffice e bilanciato.
Nel composto potrai inserire gli sfalci d’erba, le foglie secche, ma anche semplicemente i normali scarti alimentari quotidiani.
Per poter realizzarlo sarà necessario avere una struttura che lo contenga, la compostiera, e un luogo in cui posizionarla.
L’ideale sarebbe riuscire a posizionare la compostiera in un luogo né troppo umido né troppo secco, e sufficientemente lontano dalle zone di coltivazione. Questo per assicurare una corretta umidità e per ripararlo da eventuali semi o patogeni che potrebbero rendere inutilizzabile il prodotto.
Una volta che la costruzione della compostiera sarà terminata, non ti resterà che riempirla.
Sarà necessario iniziare con un materiale omogeneo e ricco di sostanze, come i residui di sfalcio o rifiuti organici. Successivamente potrai aggiungere un prodotto enzimatico specifico per il compostaggio come aiuto.
Nel frattempo è importante controllarne l’aerazione e l’umidità, avendo cura di bagnarlo nei periodi più secchi e rivoltarlo saltuariamente.
Ogni volta che avrai nuovo materiale potrai inserirlo nella compostiera. Inizialmente gli scarti subiranno l’attacco da parte di specie microbiche mesofile che utilizzano rapidamente i composti solubili e facilmente degradabili. Quando il lavoro di questi organismi si intensifica, la temperatura aumenta: sopra i 40 °C interverranno altri batteri, di natura termofila.
Le alte temperature che si generano, cioè fino ai 60-65 °C, accelerano la degradazione di proteine, grassi e carboidrati complessi come la cellulosa contenuta nelle piante. Il calore però uccide i batteri stessi.
Quando la disponibilità dei composti ricchi di energia comincerà a esaurirsi inizierà la fase finale di “maturazione”, le temperature torneranno più basse e permetteranno la ricolonizzazione delle popolazioni microbiche mesofile.
Quando il contenuto della compostiera vi sembrerà terra soffice come quella della foto, il concime è pronto e basterà mischiarlo alla terra. Questo è senza dubbio uno dei metodi migliori per riciclare gli sfalci e le potature!.