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2023: cambia la normativa sugli inquinati POP e sulla gestione dei rifiuti

2023 cambia la normativa sugli inquinati POP e sulla gestione dei rifiuti

Gli inquinanti organici persistenti (POP) sono sostanze chimiche tossiche, persistenti e bioaccumulabili negli organismi, che causano vari effetti sulla salute umana e sull’ambiente. Sono miscele e composti chimici a base di carbonio che includono composti industriali come PCB, pesticidi come il DDT e residui indesiderati come le diossine. I POP sono principalmente prodotti e sottoprodotti dell’attività industriale.

Queste sostanze vengono trasportate a grandi distanze attraverso l’aria e l’acqua e si disperdono anche in regioni molto distanti dalla fonte originaria. La comunità internazionale si trova a quindi a dover intraprendere un’azione globale urgente per eliminarli.

Mediante il Regolamento UE 2019/1021 si è consolidata una nuova normativa in merito ai POP e alla loro gestione. Con l’aggiornamento 2400/2022 del 9 dicembre 2022, in vigore dal 10 giugno 2023, sono stati introdotti limiti più stretti sui rifiuti che contengono POP e altre quattro sostanze nell’elenco degli inquinanti organici persistenti.

La normativa

La Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti, entrata in vigore il 17 maggio 2004, ha fissato l’obiettivo di ridurre, ed eventualmente eliminare completamente, gli inquinanti organici persistenti.

L’obiettivo principale della nuova normativa è: “tutelare la salute umana e l’ambiente dai POP vietando, eliminando gradualmente il prima possibile o limitando la fabbricazione, l’immissione in commercio e l’uso di sostanze soggette alla convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti («convenzione») o al protocollo sugli inquinanti organici persistenti della convenzione del 1979 sull’inquinamento atmosferico transfrontaliero a grande distanza («protocollo»), riducendo al minimo, in vista dell’eliminazione, ove possibile e in tempi brevi, il rilascio di tali sostanze ed istituendo disposizioni concernenti i rifiuti costituiti da tali sostanze o che le contengono o che ne sono contaminati.”

Il regolamento prevede l’impegno degli Stati membri nell’adottare misure che siano adeguate a controllare le sostanze esistenti e prevenire la fabbricazione, l’immissione in commercio e l’uso di sostanze nuove che presentano le caratteristiche dei POP.

I rifiuti costituiti o contaminati da tali sostanze dovranno essere smaltiti in modo da garantire che i POP siano distrutti o modificati irreversibilmente.

Come riconoscere un POP

I criteri utilizzati per la classificazione di una sostanza come POP sono:

  • Mobilità o trasporto su lunghe distanze
  • Persistenza
  • Elevata tossicità
  • Bioaccumulo

Alcune di queste sostanze, sono state rilasciate nell’ambiente volontariamente (pesticidi) a seguito di processi intenzionali. In altri casi, utilizzate per le loro proprietà tecnologiche e industriali, sono state emesse nell’ambiente accidentalmente, attraverso processi di sversamento, volatilizzazione, sversamento, ecc.

In altri casi ancora, alcune di queste sostanze vengono prodotte accidentalmente come sottoprodotti di alcuni processi che, ad esempio, prevedono l’utilizzo di alte temperature e altri processi industriali.

La categorizzazione dei POP è definita a livello mondiale dalla Convenzione di Aarhus e dalla Convenzione di Stoccolma

 

Gli inquinanti organici persistenti compromettono gravemente la salute dell'uomo, degli animali e dell'ambiente.
Gli inquinanti organici persistenti compromettono gravemente la salute dell'uomo, degli animali e dell'ambiente.

Perché i POP sono inquinati

In concentrazioni molto basse compromettono gravemente la salute dell’uomo, degli animali e dell’ambiente. Alcuni POP, a concentrazioni straordinariamente basse, possono interrompere le normali funzioni biologiche, compresa l’attività naturale degli ormoni e di altri messaggeri chimici, e innescare una serie di effetti potenzialmente dannosi.

Rimangono nell’ambiente per lungo tempo, anche decenni, resistendo alla degradazione del sole, alla loro degradazione chimica e alla degradazione da parte di altri microrganismi.

Si accumulano nei tessuti adiposi degli organismi. Si bioaccumulano, cioè aumentano di concentrazione centinaia o addirittura milioni di volte mentre risalgono la catena alimentare. I POP hanno generalmente un’elevata liposolubilità (si sciolgono facilmente in grassi e oli) e una bassa solubilità in acqua (non si sciolgono facilmente in acqua).

I POP sono generalmente semi-volatili, nel senso che evaporano a un ritmo relativamente lento. Sono ampiamente dispersi nell’ambiente, attraverso il vento, i fiumi e le correnti oceaniche, spostandosi in tutte le parti del pianeta. Sono stati trovati in acqua, suolo, sedimenti, animali e persone, anche nell’Artico e in luoghi molto lontani da dove sono stati originariamente rilasciati. Più freddo è il clima, minore è la tendenza all’evaporazione dei POP.

Quali sono?

  • Aldrin: antiparassitario utilizzato nella lotta contro gli insetti del suolo come termiti, cavallette, diabrotiche del mais e altri parassiti agricoli.
  • Bifenili Policrororati: questi composti sono utilizzati nell’industria come fluidi per lo scambio termico, nei trasformatori elettrici e nei condensatori, e come additivi nelle vernici, nella carta autocopiante, nei sigillanti e nelle materie plastiche.
  • Chlordano: ampiamente utilizzato nel controllo delle termiti e come insetticida ad ampio spettro su numerose colture agricole.
  • Diclorodifeniltricloroetano DDT: forse il più famigerato degli inquinanti organici persistenti, il DDT è stato ampiamente utilizzato durante la seconda guerra mondiale per proteggere soldati e civili dalla malaria, dal tifo e da altre malattie trasmesse dagli insetti. In molti paesi il DDT continua ad essere applicato contro le zanzare, per combattere la malaria.
  • Dieldrinn: utilizzato principalmente per combattere le termiti e i parassiti tessili, il dieldrin è stato utilizzato anche per combattere le malattie trasmesse dagli insetti che vivono nei terreni agricoli.
  • Diossine: queste sostanze chimiche inquinanti sono generate involontariamente da una combustione incompleta, nonché durante la produzione di alcuni pesticidi e altri prodotti chimici. Inoltre, alcuni tipi di riciclaggio dei metalli e lo sbiancamento della cellulosa e della carta possono generare diossine. Sono stati trovati anche nelle emissioni delle automobili, nel fumo di tabacco e nella combustione di torba e carbone.
  • Endrin: questo insetticida viene spruzzato sulle foglie di alcune colture come il cotone e i cereali. È stato utilizzato anche come rodenticida, nella lotta, ad esempio, contro topi e arvicole.
  • Furani: questi composti inquinanti sono prodotti involontariamente dagli stessi processi che generano le diossine, e si trovano anche nelle miscele commerciali di PCB.
  • Eptacloro: utillizzato principalmente per uccidere gli insetti del suolo e le termiti, l’eptacloro è stato ampiamente utilizzato per controllare i cotoins, le cavallette, altri parassiti delle colture e le zanzare portatrici di malaria.
  • Esaclorobenzene: attacca i funghi che colpiscono le colture alimentari. È anche un sottoprodotto della fabbricazione di alcuni prodotti chimici industriali ed esiste come impurità nei processi che generano diossine e furani.
  • Mirex: questo insetticida viene utilizzato principalmente per combattere le formiche rosse ed è stato usato contro altri tipi di formiche e termiti. È stato anche utilizzato come ritardante di fiamma in plastica, gomma e articoli elettrici.
  • Toxofene: questo insetticida, chiamato anche camphechlor, viene utilizzato su cotone, cereali, frutta, noci e verdura. È stato anche usato per combattere zecche e acari nel bestiame.

Perché sono pericolosi

-Contaminano gli alimenti, in particolare i latticini e la carne.
-Passano al feto attraverso la placenta e vengono rilasciati nel latte materno; minacciando il diritto delle donne a proteggere la loro salute riproduttiva e la salute delle generazioni future.
-Producono effetti cronici come cancro e malformazioni negli animali e nell’uomo.
-Contaminano il suolo, l’atmosfera, l’acqua, la flora e la fauna selvatica.
-Negli animali i POP producono: diminuzione della riproduzione e quindi della dimensione della popolazione, funzione tiroidea anormale e altri disturbi del sistema ormonale, femminilizzazione dei maschi e mascolinizzazione delle femmine, anomalie comportamentali, tumori, cancro e malformazioni congenite.
-Nell’uomo, i POP possono causare: cancro e tumori, disturbi neurocomportamentali tra cui difficoltà di apprendimento, prestazioni ridotte e alterazioni del temperamento, alterazioni neurologiche e del sistema immunitario, problemi riproduttivi e disturbi legati al sesso, periodo di allattamento nelle madri, malattie come l’endometriosi (disturbo ginecologico cronico e doloroso, in cui i tessuti dell’utero crescono al di fuori dell’utero), l’aumentata incidenza del diabete e altri.

 

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