Quali sono le regole previste per la ripartizione delle spese condominiali?
Tutti coloro che vantano un diritto di proprietà o altro diritto reale su un immobile sito in condominio, i condòmini, sono tenuti al pagamento delle spese condominiali relative alle parti comuni dello stabile.
Bisogna innanzitutto avere chiaro quali sono le cosiddette spese comuni fisse e le spese variabili:
- Fisse sono tutti quelle spese che si ripetono ogni mese su base costante, come irrigazione di giardini, manutenzione di attrezzature, custode, ecc.
- Variabili sono le spese sono occasionali o quelle i cui importi variano a seconda della stagionalità. Ad esempio, riscaldamento, la potatura stagionale, l’installazione di impianti di manutenzione, ecc.
Tra le spese fisse troverai anche il costo del custode condominiale, se hai bisogno di ottimizzare i costi, puoi rivolgerti a Six Lands, l’ impresa di pulizie professionale che offre servizi di portierato completamente su misura!
In che modo i residenti possono conoscere lo stato delle spese comuni?
L’amministratore è obbligato per legge a rendere un documento che denoti la sua gestione almeno una volta all’anno.
Come accennavamo prima, le spese condominiali possono essere di tipo ordinario o fisso, ovvero i pagamenti generati per la manutenzione, l’amministrazione, la riparazione e l’uso della comproprietà, o straordinarie e occasionali, che sono le risorse destinate a nuove opere, cioè nuovi progetti che i comproprietari intendono realizzare.
Nel dettaglio, le spese comuni ordinarie sono suddivise in 4 categorie:
- Amministrazione: per il pagamento di compensi e previsioni del personale di servizio, amministratore e portinaio ad esempio.
- Manutenzione: spese che mirano a garantire il corretto funzionamento dei beni comuni, come ascensori e illuminazione ecc.
- Riparazione: per riparare i danni subiti da attrezzature comuni e / o utili per parti di ricambio.
- Uso o consumo: si applicano quando ci sono servizi usati da tutta la comunità, come riscaldamento, acqua potabile o altro.
Tutti i comproprietari devono contribuire alle spese ordinarie e straordinarie comuni, in base al diritto corrispondente sulla proprietà comune. Questo diritto nella ripartizione delle spese condominiali è calcolato tenendo conto della valutazione fiscale della proprietà o dell’unità. Questa distribuzione percentuale delle spese comuni è nota come ripartizione.
Come avviene il calcolo della ripartizione delle spese condominiali
L’amministratore può effettuare il calcolo della ripartizione delle spese condominiali in due differenti modi:
- Preventivo: l’amministratore calcola la quota annua di ciascun condomino in base al preventivo di spesa approvato dall’assemblea condominiale, dividendola in rate mensili costanti.
- Consuntivo mensile: l’amministratore effettua la ripartizione mensile delle spese da pagare in base alle spese effettivamente sostenute nel corso del mese.
Quali possono essere considerati spese condominiali e quali no?
Come abbiamo spiegato precedentemente, le spese comuni comprendono i costi di amministrazione (compensi, spese generali delle tasse); spese di manutenzione o contratti di manutenzione per attrezzature e dispositivi (cambio di ampolle, servizio pulizia, detersivi e materiali); Costi di riparazione per tutte le attrezzature e i dispositivi dell’edificio; le spese di utilizzo e consumo di elettricità, gas, acqua o altri conti simili di spazi comuni.
C’è però una generale confusione su quali siano le spese comuni, dal momento che il conto mensile che riceviamo non solo addebita le spese comuni, ma anche altri elementi. Questi elementi aggiuntivi sono chiamati raccolte individuali e fondi di riserva.
Le tariffe individuali sono quelle che corrispondono a ciascun comproprietario e che sono individuali, in base uso personale personale che se ne fa, come elettricità, acqua, gas, riscaldamento o altri oneri specifici come l’uso di strutture o multe.
D’altra parte, il fondo di riserva corrisponde ad una percentuale aggiuntiva sulla spesa comune definita nel regolamento di comproprietà, il cui scopo è che il condominio abbia risparmi destinati a riparazioni, certificazioni o altre spese impreviste.
In generale, tutte le spese condominiali sono a carico di chi compra un’abitazione dal momento in cui viene sottoscritto il rogito. Inoltre è utile ricordare che l’acquirente è corresponsabile dei debiti condominiali del venditore per tutto l’anno in corso e per quello antecedente l’acquisto.
C’è però una generale confusione su quali siano le spese comuni, dal momento che il conto mensile che riceviamo non solo addebita le spese comuni, ma anche altri elementi. Questi elementi aggiuntivi sono chiamati raccolte individuali e fondi di riserva.
Le tariffe individuali sono quelle che corrispondono a ciascun comproprietario e che sono individuali, in base uso personale personale che se ne fa, come elettricità, acqua, gas, riscaldamento o altri oneri specifici come l’uso di strutture o multe.
D’altra parte, il fondo di riserva corrisponde ad una percentuale aggiuntiva sulla spesa comune definita nel regolamento di comproprietà, il cui scopo è che il condominio abbia risparmi destinati a riparazioni, certificazioni o altre spese impreviste.
In generale, tutte le spese condominiali sono a carico di chi compra un’abitazione dal momento in cui viene sottoscritto il rogito. Inoltre è utile ricordare che l’acquirente è corresponsabile dei debiti condominiali del venditore per tutto l’anno in corso e per quello antecedente l’acquisto.