Quante volte vi è capitato di preparare un caffè con una caffettiera che non utilizzate quotidianamente e che avevate riposto da mesi in uno scaffale?
Questi imprevisti spesso capitano quando si hanno molti ospiti in casa e tanti caffè da fare.
In queste occasioni rispolveriamo le caffettiere che non usiamo mai, quelle che vivono per molti mesi all’anno in una mensola in cucina e che accumulano polvere e sporco.
Ma come dobbiamo pulire le nostre caffettiere per garantire a noi e ai nostri ospiti un ottimo espresso?
Vediamolo insieme!
I grandi miti
La cucina è piena di idee, miti e stereotipi trasmessi di generazione in generazione, duri a morire. Trucchi che ci vengono “svelati” per facilitarci la vita in cucina ma che in realtà sono spesso inutili. O, nel peggiore dei casi, dannosi.
Sebbene l’elenco delle leggende culinarie sia molto lungo, il caffè è uno degli argomenti più discussi.
Almeno questo è ciò scopriamo leggendo “Al Grano“, il libro di Kim Ossenblok, tra i più grandi esperti del settore, che affronta tutti gli aspetti dello entusiasmante mondo del caffè, dalle varietà, macinate o tostate, alle caffettiere o ai cosiddetti caffè speciali che da tempo sono presenti nelle nostre vite.
Il funzionamento della moka è semplice: si compone di tre parti (contenitore inferiore, filtro e collettore) che consentono di infondere il caffè spingendo verso l’alto l’acqua calda, passando attraverso il filtro che contiene il caffè macinato.
In particolare Kim Ossenblock ci spiega che il vantaggio principale della caffettiera è che consente la preparazione di caffè per più persone e di estrarre un caffè bollente, qualità molto apprezzata dagli amanti del settore.
Quando e come dovrebbe essere pulita una caffettiera
Chi non ha mai sentito il detto: “Un po’d’acqua, ma niente spugne o sapone”?
Parlando dei miti inerenti alla Moka, l’idea diffusa secondo cui sarebbe meglio non lavarla troppo, secondo Ossenblock, non ha davvero senso.
Le nuove teorie infatti ritengono che sia necessario pulire la caffettiera con sapone, per rimuovere gli oli dal caffè.
Il sapone infatti, sarebbe l’unico in grado di eliminare questi grassi, anche se, naturalmente, è importante sciacquare successivamente con abbondante acqua per rimuoverne i resti.
Tra le raccomandazioni degli esperti si evidenzia anche che, una volta lavata con acqua e sapone, la moka deve essere asciugata con salviette di carta al fine di prevenire la formazione di muffe.
Ne deduciamo quindi che la caffettiera, come qualsiasi altro oggetto da cucina che viene utilizzato per preparare cibi o bevande, dovrebbe essere lavata, poiché, col passare del tempo, il caffè potrebbe diventare di peggiore qualità se la gomma è danneggiata, il filtro è intasato o i fondi raccolgono muffe durante i periodi in cui non vengono utilizzati.
Ma questo intervento di pulizia, dovrebbe essere effettuato dopo ogni utilizzo o solo occasionalmente?
Il lavaggio secondo gli esperti, può essere fatto di tanto in tanto, non deve essere un rito quotidiano. Tuttavia, si dovrebbe tener conto del fatto che la pulizia della caffettiera e del filtro è, con ogni probabilità, una delle parti più importanti dell’intero processo di preparazione del caffè.
Sulla necessità di farlo, ma soprattutto su come farlo, ancora oggi sorgono opinioni e modi contrastanti. L’obiettivo finale è sempre lo stesso: bere un ottimo caffè senza residui chimici.
Come dovrebbe essere pulita la moka?
- Per cominciare, la caffettiera deve essere smontata da tutte le sue parti.
Possiamo iniziare pulendo l’esterno come faremmo con qualsiasi altro utensile da cucina, usando una spugna morbida che non danneggi la superficie.
- Nella pulizia, presta particolare attenzione al fondo, che potrebbe essere annerito a causa dal contatto diretto con il fuoco.
- Il filtro e la guarnizione sono forse due delle parti della caffettiera che richiedono più attenzione: più sono sporche, più si intasano e, quindi, più renderanno difficile il passaggio del caffè, andando a influire sulla qualità del caffè. Puoi immergere il filtro in acqua bollente con un bicchiere di aceto. In questo modo, le aree più intasate si ammorbidiranno e potranno essere facilmente staccate. Successivamente risciacqua accuratamente con abbondante acqua.
- Ora puoi pulire la guarnizione con un panno imbevuto di aceto per rimuovere i detriti di caffè bruciato.
- Infine puoi lavare il collettore, ovvero il recipiente superiore in cui si trova il caffè pronto per essere servito, con l’acqua calda.
Un’ultima raccomandazione: una volta teminata la pulizia della caffettiera, ricorda di asciugarla accuratamente con tovagliette di carta, al fine di prevenire la formazione di muffe all’interno!