Con il termine pulizia si intende l’azione di rimozione dello sporco da una superficie con metodi fisici o chimici.
La parola pulire (/pu·lì·re/) deriva dal latino polire, «pulire, levigare», e significa senza sporco, non inquinato; che non sporca, che ama la pulizia; leale, onesto; chiaro, non disturbato; esatto, privo di sbavature. Vediamo di seguito quali son i suoi sinonimi e contrari:
- Sinonimi
Lavare (v.tr.), smacchiare (v.tr.), sgrassare (v.tr.), nettare (v.tr.), ripulire (v.tr.), mondare (v.tr.), candeggiare (v.tr.), detergere (v.tr.), lucidare (v.tr.), disinfettare (v.tr.), depurare (v.tr.), spolverare (v.tr.), spazzolare (v.tr.), perfezionare (v.tr.), limare (v.tr.), rifinire (v.tr.) - Contrari
sporcare (v.tr.), macchiare (v.tr.), ungere (v.tr.)
[Con l’abbreviazione “v.tr”, vogliamo esplicitare che si tratta di una forma verbale transitiva]
La pulizia può essere considerata anche come un’azione di rimozione (rimuovere sporco, imperfezioni o difetti da qualcosa, rimuovere le foglie o i baccelli secchi di verdure e legumi, rimuovere oggetti da un ambiente, eliminando ciò che è dannoso) e per questo vive da centinaia di anni un paradosso, non del tutto palese. Come dicevamo, il termine “pulire” nasce in origine per descrivere l’azione del levigare e del pulire. Oggi però questo preciso significato è andato perduto, e la parola si distacca dal termine “levigare” e si affianca al termine “lavare”, cioè eliminare da un oggetto una materia che in origine non gli appartiene.
Ad esempio: “finisco di ordinare la cucina e mi dedico alla pulizia del bagno”, “ho sporcato la tovaglia e ora devo pulirla”, “la pulizia delle patate appena raccolte, richiede molto tempo”.
Il vocabolo “pulizia” si riferisce anche alla qualità del pulito e a chi ama la pulizia: “Mi congratulo con te: è incredibile la pulizia della tua casa”, “Anche se questo ragazzo non è noto per la sua pulizia, lavora molto bene”, “Grazie a questo nuovo piano ecologista, la città può mostrare ancora una volta la sua pulizia ” , “mio zio è una persona pulita”.
Nonostante in origine la pulizia derivi dal latino “polire” (quindi levigare e pulire), oggi può essere associata anche all’igiene (intesa come le tecniche che le persone usano per purificare i loro corpi e ai fattori di controllo che possono avere un effetto negativo sulla salute) e al suono. Infatti in ambito musicale si parla di “suono pulito” per affermare che il suono è privo di disturbi e senza sbavature. Ad esempio, affermare che l’esecuzione di un pezzo per pianoforte è stato “molto pulito” significa che non ci sono state stonature, che il ritmo è stato rispettato e che l’esecutore ha trasmesso chiaramente il messaggio.
Il termine pulito inoltre è divenuto anche un sinonimo di onestà e lealtà nell’atteggiamento degli individui. “Carlo è una persona pulita e onesta”.
Pulizia, sanificazione e disinfezione sono la stessa cosa?
Spesso si è comunemente portati a definire i vocaboli pulizia, sanificazione e disinfezione come sinonimi. Ma ricordiamo che pulizia deriva dal latino polire, mentre sanificare e disinfettare hanno radici molto differenti. Facciamo quindi alcune precisazioni:
Con il termine pulizia (polire) attualmente si intendono quell’insieme di operazioni atte a rimuovere lo “sporco visibile” di qualsiasi natura (polvere, grasso, liquidi, materiale organico…) da qualsiasi tipo di ambiente, superficie, macchinario ecc.
La pulizia è un’operazione preliminare ed è indispensabile ai fini delle fasi di sanificazione e disinfezione; viene solitamente ottenuta con la rimozione manuale o meccanica dello sporco con acqua e/o sostanze detergenti (detersione).
La sanificazione (sanus) è preceduta dalla pulizia ed è un intervento mirato ad eliminare alla base qualsiasi batterio ed agente contaminante che con le comuni pulizie non si riescono a rimuovere. La sanificazione viene attuata attraverso l’utilizzo di prodotti chimici detergenti impiegati per riportare il carico microbico entro standard di igiene accettabili ed ottimali che dipendono dalla destinazione d’uso degli ambienti interessati.
Anche la disinfezione (dis-infectare) è preceduta dalla pulizia e consente di distruggere i microrganismi patogeni; consiste nell’applicazione di agenti disinfettanti in grado di ridurre, tramite la distruzione o l’inattivazione, il carico microbiologico presente su oggetti e superfici da trattare. La disinfezione deve essere preceduta dalla pulizia per evitare che residui di sporco possano comprometterne l’efficacia.
La differenza sostanziale tra il termine sanificare e disinfettare è che il primo termine viene applicato a oggetti inanimati (strumenti, studi dentistici, bagni, ecc), mentre il secondo riguarda gli esseri viventi o organici (frutta, verdura, carne, pesce, ecc).
In generale, nonostante queste tre parole sembrino sinonimi, quando si necessita di questi trattamenti è essenziale affidarsi a specialisti del settore; questo perché i processi da effettuare sono interventi complessi quando si tratta di ottenere un risultato efficace ed economico.
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