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Ciclo di vita della carta: dalla raccolta differenziata al riutilizzo

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Il 5 febbraio 1997 con il D.Lgs n.22 è stata introdotta una riforma che ha segnato una svolta significativa nel processo di gestione dei rifiuti in Italia, risvegliando la coscienza collettiva nei confronti della raccolta differenziata e portando all’introduzione di modalità di riciclo più efficienti, portando inoltre un notevole interesse anche verso le tematiche di sostenibilità del packaging. Anche il riciclo della carta rientrava nelle attività di gestione dei rifiuti inserite nel decreto che hanno lo scopo di alimentare e valorizzare la circolarità di un’economia sostenibile per l’ambiente. Vediamo insieme come avviene il processo di riciclo della carta.

Perché riciclare la carta

La raccolta differenziata consente di re-immettere nel processo produttivo il materiale di scarto.

La raccolta della carta in specifico, se fatta con cura, consente di facilitare la creazione di una nuova materia prima secondaria consentendo quindi di contrastare l’impatto ambientale ed economico in termini di:

  • diminuzione delle quantità di rifiuti conferiti in discarica
  • riduzione dell’uso di fibra vergine e delle emissioni legate alla sua produzione
  • meno emissioni correlate ai consumi elettrici e idrici

Sebbene il riciclo riduca notevolmente l’impatto sulle discariche è anche vero che il processo di riciclaggio della carta produce scarti che devono essere gestiti. I residui dei materiali separati dalle fibre di cellulosa e i fanghi residui dalla lavorazione della carta sono infatti assimilabili ai rifiuti urbani.
Nonostante ciò i vantaggi del riciclo sono comunque maggiori; ad esempio, un riciclo della carta efficace contribuisce al contenimento delle emissioni di CO2, poiché gli alberi aiutano a contrastare il cambiamento climatico perché rimuovono il carbonio dall’aria tramite fotosintesi clorofilliana e lo assorbono. Con il riciclo della carta è possibile trattenere il carbonio fuori dall’atmosfera più a lungo, poiché rimane conservato nel legno e nei prodotti cartari. Inoltre, dalla carta riciclata è possibile ottenere altra carta, cartone o fibre di cellulosa da impiegare nella bioedilizia.

Il processo di riciclo della carta consente di evitare l’aumento del fabbisogno di discariche, con conseguente riduzione dei costi e un minore impatto ambientale; ad oggi la fibra secondaria per la produzione della carta riciclata arriva da due canali primari:

  • sottoprodotto industriale già selezionato all’origine e idoneo a essere conferito nelle cartiere, come sfridi delle lavorazioni, giornali stampati, imballaggi usati dalla grande distribuzione e in generale dalle industrie;
  • raccolta differenziata dei cittadini e delle imprese, dove carta, cartone e cartoncino necessitano di un trattamento di selezione prima di essere reintrodotti nel ciclo produttivo e trasformati in materia prima secondaria.

Processo di riciclo di carta e cartone

Il riciclo della carta ha inizio con una raccolta differenziata che consente quindi di prolungare la vita della cellulosa. Dopo essere stata raccolta, la carta è sottoposta a un processo di selezione, che consiste nell’eliminazione delle impurità, come residui di plastica, inserti metallici, ecc. Successivamente la carta viene pressata in grandi balle e conferita alle cartiere.

Attraverso l’uso di balle di cellulosa, i maceri vengono gettati in grandi vasche “pulper “ dove con l’aggiunta di acqua calda, delle pale rotanti generano un moto vorticoso che rompe la carta per separarne le fibre.

La poltiglia di fibre ottenuta viene sottoposta a trattamenti specifici per eliminare i contaminanti ancora presenti. Il processo successivo di disinchiostrazione elimina inoltre eventuali inchiostri, vernici o smalti presenti.

Terminati questi trattamenti, l’impasto viene sottoposto a raffinazione, per rafforzare i legami tra le fibre e ottimizzarne solidità e resistenza. Questo processo consente di aumentare i punti di contatto tra le fibre per renderle elastiche e flessibili rendendole adatte a legarsi con altri materiali necessari al processo, come gli additivi. Dopo il passaggio di raffinazione, si procede alla miscelazione.
Infine, delle enormi macchine consentono di lavorare l’impasto, essiccarlo e realizzare spessori e formati della nuova carta che sarà reimmessa nel mercato.

Con il corretto riciclo della carta si dà il via a un complicato processo di lavorazione che giova all'ambiente e all'uomo. Foto: contenitoriraccoltadifferenziata.it

La carta ottenuta potrà essere riciclata fino a sette volte; ciò è dovuto al fatto che i continui processi di riciclo alterano le proprietà meccaniche e chimiche delle fibre, quindi una parte di queste viene persa nel processo di trasformazione.

Il riciclo della carta necessita di particolare attenzione affinché sia possibile valorizzare la materia prima secondaria (ad esempio il legno), riducendo quindi l’impatto sull’ambiente.
Il fulcro strategico resta l’ottimizzazione della raccolta differenziata, che vale per il riciclaggio di qualsiasi tipo di rifiuto.

Il riciclo della carta comporta vantaggi sia da un punto di vista economico sia da un punto di vista ambientale: con il riciclaggio della carta diminuiscono drasticamente la quantità di energia e materie impiegate in termini di elettricità e risorse idriche. Inoltre, circa il 35% degli alberi abbattuti è destinato all’estrazione di cellulosa per la produzione della carta quindi riciclare una tonnellata di carta di giornale ci consente di risparmiare circa una tonnellata di legno.

Per questo il riciclo è un impegno indispensabile che ognuno di noi dovrebbe fare.