“Alien Exist”, questa è la scritta che alcuni vandali hanno dipinto sul Pantheon a Roma.
Proprio per questo la El.En., azienda fiorentina leader a livello mondiale e specializzata nella fabbricazione di laser per applicazioni medicali, industriali e per il restauro conservativo del patrimonio artistico e culturale, è tornata in soccorso dell’arte italiana.
Secondo quanto riportato da ANSA, “Come già fatto per 36 siti Unesco, ultimo dei quali il Duomo di Orvieto, spiega una nota della società,l’azienda è stata interpellata per rimuovere i graffiti dalle pareti del Pantheon: Il lavoro di pulitura si è chiuso oggi, con i laser di El.En. che hanno cancellato completamente le scritte, riportando le pareti al loro antico splendore. La nostra task force forma restauratori in tutto il mondo all’utilizzo delle nostre sofisticatissime apparecchiature laser. Spesso mettiamo a disposizione sistemi in forma gratuita, come sponsor tecnici di certi restauri importanti. E sovente siamo in cantiere, con l’obiettivo che i laser vengano utilizzati al meglio, e nel modo più sicuro ed efficace possibile”.
I laser dell’azienda fiorentina hanno precedentemente lavorato sull’affresco di Leonardo da Vinci nella sala delle Asse a Milano e sul Ponte Vecchio di Firenze. Inoltre, attualmente, due laser del Gruppo El.En. stanno operando a Notre Dame a Parigi, per pulire alcune delle cappelle dalle incrostazioni dovute all’incendio del 2019.
Come funziona la pulizia laser?
Nella pulizia laser, viene utilizzata una luce emessa da una sorgente laser pulsata per pulire le superfici. La macchina per la pulizia laser consiste in un’unità collegata ad una testa laser. All’interno dell’unità c’è la sorgente laser, che produce impulsi di luce della durata di pochi nanosecondi.
Attraverso un cavo in fibra, gli impulsi di luce vengono trasportati alla testa laser, dove la luce viene concentrata e proiettata sulla superficie. La luce laser penetra la contaminazione, aggiunge la superficie da pulire e viene riflessa.
Tale contaminazione assorbe quindi l’energia della luce. Il processo che ha luogo viene comunemente chiamato ablazione laser, un termine che descrive in modo semplice i processi superficiali come l’evaporazione e la polverizzazione. Questo processo provoca la formazione di uno strato di gas tra il substrato e il contaminante, causando il distacco di quest’ultimo dalla superficie. Poiché viene impiegato un raggio laser pulsato, non c’è quasi nessun riscaldamento del substrato: gli impulsi di luce sono così brevi che il substrato non si riscalda, oppure l’aumento di temperatura è minimo (dipende dal materiale del substrato, naturalmente).
In quali settore può venire utilizzata la pulizia laser
La pulizia laser ha molte applicazioni e può essere impiegata in varie industrie tra cui quella petrolchimica, energetica, dei compositi avanzati, farmaceutica, automobilistica, aerospaziale e delle infrastrutture. La pulizia laser oltre che per la pulizia di parete e monumenti, come nel caso sopra descritto, può essere usata per pulire serbatoi, pale di turbine e stampi, tra le altre cose. La contaminazione che viene rimossa può variare da rivestimenti e vernici, attraverso residui di prodotti, olio e grasso, ossidi di saldatura e persino sostanze tossiche come cromo VI, amianto e piombo.