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8 marzo 2022 – Giornata Internazionale della Donna

Festa donna 8 marzo 2022

Oggi, 8 marzo 2022, si festeggia la “Giornata internazionale della donna”. Nota anche come IWD, International Women’s Day, è nata dal movimento operaio per diventare negli anni successivi un evento annuale riconosciuto dalle Nazioni Unite.
Gli inizia risalgono al 1908, quando 15.000 donne marciarono per New York chiedendo orari di lavoro più brevi, una paga migliore e il diritto di voto. Un anno dopo, il Partito Socialista d’America dichiarò la prima Giornata Nazionale della Donna. Fu Clara Zetkin, attivista comunista e sostenitrice dei diritti delle donne, a suggerire la creazione di una giornata internazionale. Vediamo di seguito quali furono gli eventi che portarono alla creazione di questa giornata:

  • 1910: Clara Zetkin presentò la sua idea a una Conferenza internazionale delle donne lavoratrici a Copenaghen. Le 100 donne presenti, provenienti da 17 paesi, accettarono all’unanimità.
  • 1911: Come conseguenza del precedente incontro di Copenaghen, la Giornata internazionale della donna viene celebrata per la prima volta in una parte d’Europa: Germania, Austria, Svizzera e Danimarca il 19 marzo. In questi anni viene chiesto il diritto al voto, il diritto a ricoprire cariche pubbliche da parte delle donne, alla formazione professionale e al lavoro. Il 25 marzo si verificò un tragico incendio nella fabbrica Triangle Shirtwaist di New York, dove morirono 123 donne e 23 uomini perché impossibilitati a lasciare l’edificio. Questo fatto ha avuto un grande impatto sulla legislazione del lavoro americana e sulle successive celebrazioni della Giornata internazionale della donna.
  • 1913: Le donne russe celebrano per la prima volta la Giornata internazionale della donna alla fine di febbraio 1913, come movimento per la pace, poco prima dello scoppio della Prima guerra mondiale. In Europa, la Giornata internazionale della donna viene celebrata per la prima volta l’8 marzo 1914, assieme alle manifestazioni contro la guerra.
  • 1975: Anno Internazionale delle Donne. L’ONU proclama l’8 marzo come Giornata internazionale della donna e la celebra per la prima volta a livello ufficiale.
  • 1994: Sebbene la Giornata internazionale della donna fosse già celebrata in tutto il mondo, non lo era negli Stati Uniti. Nel 1994, l’attrice polacca Beata Pozniak ha presentato una petizione al Congresso degli Stati Uniti per il riconoscimento della Giornata internazionale della donna.
  • 1995: A pechino 189 governi firmano una dichiarazione che prevede una tabella di marcia per raggiungere i diritti delle donne.
  • 2011: La Giornata internazionale della donna festeggia 100 anni. Entra nella funzione di UN Women, un’entità delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne.
  • 2015: Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Obiettivo numero 5: raggiungere l’uguaglianza di genere.
  • 2022: Campagna per la parità di genere oggi per un domani sostenibile

Festa della Donna nel 2022

Ogni anno viene presentato un tema centrale. Per l’anno 2022 il tema della Giornata Internazionale della Donna è “Uguaglianza di genere oggi per un domani sostenibile“.
Il cambiamento climatico rappresenta una delle sfide globali più controverse del XXI secolo, con un grave impatto sullo sviluppo economico, sociale e ambientale delle nazioni.
Considerando che sono il settore più emarginato e vulnerabile della popolazione, con il tema scelto si intende riconoscere il prezioso contributo delle ragazze e delle donne nella mitigazione e nell’adattamento ai cambiamenti climatici in tutto il mondo.

Un evento virtuale si terrà l’8 marzo 2022 a partire dalle 10:00 (ora della costa orientale degli Stati Uniti), che comprenderà la partecipazione del Segretario Generale delle Nazioni Unite, attivisti e personalità legate all’uguaglianza di genere e al cambiamento climatico.

Lavoro e donne in Italia oggi

Sono molteplici gli ostacoli che ogni giorno le donne che si affacciano, o vivono, nel mercato del lavoro, devono affrontare.

Secondo i dati Censis, Il 30% delle donne interrompe il rapporto di lavoro perché costretta a sostenere carichi familiari eccessivi, contro il 3% dei padri. Nel corso della crisi epidemiologiche che ha colpito tutti i paesi nel 2020, abbiamo visto questo rapporto peggiorare maggiormente e su 4 posti di lavoro persi 3 sono stati persi da donne.
In un primo bilancio degli effetti che il lockdown primaverile del 2020 ha avuto sul mercato del lavoro si contabilizza che tra il secondo trimestre 2019 e 2020, 470 mila occupate in meno, per un calo nell’anno del 4,7%. Su 100 posti di lavoro persi (in tutto 841 mila), quelli femminili rappresentano il 55,9%; al confronto, l’occupazione maschile ha dato prova di maggior tenuta, registrando un decremento del 2,7% (371 mila occupati).

Nonostante tutto, ci sono anche dei segnali di miglioramento da considerare. Nel complesso, la proporzione di donne nei vertici aziendali è aumentata significativamente, anche grazie all’introduzione delle quote di genere nelle società, passando dal 15% del 2013 al 30% nel 2016. Le proposte di policy per intervenire ed ampliare il tasso di partecipazione femminile al lavoro dovrebbero capitalizzarsi attorno ai benefici di intraprendere percorsi universitari volti alla tecnologia e all’innovazione – settori in grande espansione ma in cui si fatica ad arruolare personale qualificato. Inoltre, lo smart working, grazie alla flessibilità dell’orario, può aiutare donne e uomini a bilanciare il tempo dedicato al lavoro e quello dedicato alla famiglia, con effetti positivi sull’equilibrio di genere sia a casa che in azienda.